Solo il 20% del colesterolo presente nel nostro corpo deriva da ciò che mangiamo. Il nostro organismo fa il resto.

Il colesterolo ha una cattiva reputazione, a causa del suo triste ruolo nel causare problemi cardiaci. Un alto livello di colesterolo è un fattore chiave nei casi di ostruzione delle arterie, i quali possono presentarsi e dare il via a un attacco cardiaco. 

Tuttavia, il ruolo del colesterolo nel nostro organismo non è interamente dannoso.

Per meglio comprendere cosa sia il colesterolo, è opportuno specificare quanto esso sia fondamentale per la nostra salute e per il nostro benessere. Sebbene siamo soliti misurare il valore del colesterolo nel sangue, esso si trova in ogni cellula del nostro organismo. 

L’Harvard Special Health Report, intitolato Managing Your Cholesterol, spiega che il colesterolo si presenta come una sostanza cerosa, bianca-giallognola, fondamentale per la creazione della membrana cellulare. Il colesterolo, inoltre, è fondamentale per il processo di creazione della vitamina D, di ormoni (tra cui testosterone ed estrogeni) e acidi della bile per lo scioglimento dei grassi.

Infatti, la produzione del colesterolo è così importante che il nostro fegato e intestino sono responsabili della produzione dell’80% di quello che ci serve per stare in salute.

Solo il 20% deriva dal cibo che assumiamo. (Figura, tradotta a fine pagina)

Se ci limitiamo a mangiare tra i 200 e 300mg di colesterolo al giorno (un tuorlo d’uovo ne contiene circa 200mg), il nostro fegato produrrà 800mg aggiuntivi al giorno da “materiali grezzi” quali grassi, zuccheri e proteine. Dal momento che il colesterolo è un grasso, non è in grado di muoversi da solo nel flusso sanguigno. Finirebbe per essere inutile (immagina un pezzo di bacon galleggiare in una pentola d’acqua). Per ovviare a questo problema, il nostro organismo combina il colesterolo e altri lipidi in micro-particelle coperte di proteine che si mischiano bene con il sangue. Queste piccole particelle, chiamate lipoproteine (lipidi più proteine), permettono al colesterolo e ad altri grassi di muoversi attraverso l’organsimo.

Il colesterolo e altri lipidi circolano nel flusso sanguigno in tante differenti forme. Di queste, la tipologia che ha sempre più i riflettori puntati è la Lipoproteina a bassa densità – meglio conosciuta come LDL, o “colesterolo cattivo”. Ma, le lipoproteine, sono presenti in svariate forme e misure, ognuna con un proprio compito. Possono anche mutare da un tipo all’altro.
Ecco di seguito i cinque principali tipi:

Chilomicroni: sono particelle piuttosto grandi, che trasportano principalmente trigliceridi (acidi grassi derivanti dal cibo che ingeriamo). Sono prodotti nel sistema digestivo e sono quindi influenzati da quello che si mangia.

Lipoproteine a densità molto bassa (VLDL): anche queste particelle trasportano trigliceridi ai tessuti, ma sono create nel fegato. Nel momento in cui l’organismo estrae (assorbe) acidi grassi dalle VLDL, queste mutano in IDL (punto successivo) e, dopo una successiva estrazione (assorbimento) in particelle LDL.

Lipoproteine a densità media (IDL): sono le originali VLDL, ma senza gli acidi grassi. Alcune sono rapidamente rimosse dal fegato, altre mutano in lipoproteine a bassa densità (LDL).

Lipoproteine a bassa densità (LDL): queste sono particelle ancora più ricche di colesterolo, poiché hanno perso la maggior parte della quota di trigliceridi iniziale. Le LDL sono conosciute come “colesterolo cattivo” poiché sono quelle che portano il colesterolo ai tessuti e sono fortemente associate con il fenomeno dell’aterosclerosi.

Lipoproteine ad alta densità (HDL): queste particelle sono chiamate “buon colesterolo” perché alcune di loro rimuovono colesterolo dalla circolazione e dalle pareti delle arterie, riportandolo al fegato per l’espulsione.

IL PERCORSO DEL COLESTEROLO ATTRAVERSO IL NOSTRO ORGANISMO
Ingerimento del cibo: il cibo che mangiamo contiene grassi, carboidrati e proteine.

Digestione: l’intestino scompone alcuni di questi nutrienti. Prende i grassi e li assembla quindi in molecole di trigliceridi, aggiunge poi una piccola dose di colesterolo per farli quindi diventare chilomicroni. L’intestino si occupa anche di indirizzare carboidrati e proteine al fegato, in modo che vengano processati.

Le particelle: i chilomicroni e le VLDL viaggiano nel flusso sanguigno, alcune volte attaccandosi ai vasi sanguigni o al tessuto adiposo, i quali assorbono i loro trigliceridi nelle cellule. Le particelle che ne derivano sono conosciute come “particelle residue” (se derivanti da chilomicroni) o IDL (se da VLDL). Nel momento in cui le IDL iniziano a circolare nel sangue e subiscono ulteriori cambiamenti, esse diventano LDL.

Il fegato: qui, alcuni carboidrati e proteine saranno accoppiate a molecole di trigliceridi e poi messe assieme ad apolipoproteine e colesterolo. Questa combinazione porta alla creazione di particelle VLDL, che il fegato manderà poi nel sistema circolatorio.

Accumulo di energia: alcuni grassi derivanti da queste particelle non sono immediatamente utilizzati dalle cellule, ma saranno conservati all’interno di queste per un uso futuro.


Julie Corliss, Executive Editor, Harvard Heart Letter.

https://www.health.harvard.edu/heart-health/how-its-made-cholesterol-production-in-your-body

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